In idroponica puoi avere il miglior LED, la miglior serra, la miglior genetica… ma se EC e pH non sono sotto controllo, la pianta non crescerà come dovrebbe.
Sono due parametri semplici da misurare, ma critici da capire. In questo articolo ti spiego cosa sono, come funzionano e perché determinano il successo di qualsiasi coltivazione idroponica.
Il pH misura quanto una soluzione è acida o basica.
Nutrienti diversi vengono assorbiti dalla pianta solo in un certo intervallo di pH: se esci da questo range, gli elementi si bloccano e la pianta va in carenza… anche se i nutrienti ci sono.
5.5 – 6.5 per la maggior parte delle verdure a foglia
Valori più bassi favoriscono assorbimento di Fe, Mn, B, Zn,
Valori più alti favoriscono Ca, Mg, K
Il pH non è “solo” un numero: è la chiave che sblocca i nutrienti.
EC (Electrical Conductivity) indica quanta corrente elettrica passa attraverso l’acqua: più nutrienti ci sono, più la conduttività aumenta.
Un EC troppo basso → carenze e crescita lenta
Un EC troppo alto → stress osmotico e rischio di bruciature alle radici
Germinazione: 0.4 – 0.8 mS/cm
Crescita vegetativa: 1.0 – 1.5 mS/cm
Fase finale per foglie: 1.2 – 1.8 mS/cm
Ogni specie ha il suo sweet spot.
La pianta assorbe acqua e nutrienti in proporzioni diverse:
Se assorbe più acqua → EC sale
Se assorbe più nutrienti → EC scende
La fotosintesi modifica l’ambiente radicale → pH può fluttuare
Per questo non basta impostarli una volta: serve controllo costante (o automazione).
Nelle serre Horto Professional di Tomato+, EC e pH non sono “misurati”: sono gestiti attivamente.
sensori professionali integrati
modelli AI che osservano il ritmo di crescita
telemetria continua e feedback loop automatico
il software identifica:
se la pianta sta entrando in stress,
se l’assorbimento è squilibrato,
se è necessario aumentare o ridurre concentrazione o acidità,
come ottimizzare la curva dell’EC in base alla velocità di crescita reale.
In sistemi avanzati come Horto Professional, EC e pH diventano parte di un Growth Plan dinamico, non parametri statici.
Questo permette:
resa superiore,
foglie più consistenti,
minor rischio di patologie radicali,
ottimizzazione del consumo d’acqua e nutrienti.
In breve: la gestione intelligente dei parametri elimina il margine di errore umano e rende la coltivazione molto più prevedibile e performante.
Se coltivi in manuale:
Misura ogni giorno, sempre alla stessa ora.
Usa acqua a bassa mineralità.
Mantieni il range corretto per la specie.
Cambia la soluzione nutritiva regolarmente.
Ricorda: la stabilità è più importante del numero perfetto.
EC e pH sono il cuore dell’idroponica: controllarli significa controllare la crescita.
Con sistemi automatici e AI come quelli di Tomato+, la gestione passa da “complicata” a “invisibile”, lasciando alla pianta il miglior ambiente possibile per esprimere il proprio potenziale.
Grazie per aver letto questo articolo. Continua a seguirci per scoprire nuovi contenuti sull’idroponica, il vertical farming e l’agricoltura intelligente.
Tomato+ Team